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martedì 26 maggio 2015

AQUARIUS (TV Series 2015)



Mancano ancora 3 giorni, però vi giuro che non sto più nella pelle e devo assolutamente parlarvi di questo nuovo telefilm. Questa volta non voglio recensire nulla (proprio perchè non è ancora uscito), il mio testo servirà a introdurre questa serie a chi non la conoscesse ancora e riuscire a stuzzicare la vostra curiosità. Scommetto che non siete in molti ad averne sentito parlare, ma già dalle informazioni che si riescono a reperire in rete, penso di trovarmi davanti a una fra le serie TV più interessanti del 2015.
Il personaggio cardine è quello di Charles Manson, uno fra i criminali più famosi in America. Partiamo però con ordine e analizziamo rapidamente la sua vita. Nasce nel 1934, figlio di una prostituta e di un ufficiale. Ha un'infanzia molto difficile e, fra furti e rapine, arriva a compiere anche un reato federale e aveva solo 16 anni. Tra riformatori e penitenziari, la sua personalità ribelle continuò ad aumentare. Durante questo periodo, visto il lungo tempo a disposizione nelle carceri, ebbe modo di studiare negromanzia, magia nera, esoterismo massonico, scientologia, ipnotismo e molto altro ancora. Imparò a suonare anche la chitarra. La musica sarà un elemento importante nella sua vita in quanto, una volta uscito dalla prigione (1967), decise di diventare un musicista hippy. Visto il famoso movimento dell'epica e l'ammirazione per i Beatles, iniziò a raccogliere attorno a sé un gruppo di persone (ragazze prevalentemente). "The Manson Family", così si fecero chiamare, si spostavano di città in città a bordo di un autobus scolastico nero. Riuscì ad attirare con sé una cinquantina di persone, la maggior parte erano giovani e con un'infanzia difficile come la sua.
Grazie al suo carisma e capacità oratorie, Manson riuscì a raccogliere degli adepti molto devoti. Pensava di essere la reincarnazione di Gesù e Satana nello stesso corpo. Per un certo periodo, la Famiglia si dedicò ai furtarelli per sopravvivere. Praticavano ovviamente sesso di gruppo e facevano uso di stupefacenti vari. Quello che veramente voleva Charles però era diventare un famoso musicista e tentò di sfondare nel '68, ma non andò molto bene e questo insuccesso iniziò ad irritarlo. E' a questo punto che la trama di "Aquarius" dovrebbe iniziare. Verso la fine degli anni Sessanta, Manson iniziò una "guerra" contro tutti coloro che lo avevano rifiutato e, in qualche modo, riteneva responsabili del proprio insuccesso musicale. Nell'agosto del 1969 ordinò la strage nella villa di Roman Polanski. Fortunatamente, il noto regista non si trovava sul luogo al momento, però dentro vi erano diversi amici nonchè la moglie incinta da otto mesi. La Famiglia non ebbe scrupoli e fece una carneficina, lasciando degli indizi a tema Beatles per confondere la polizia. L'odio contro i politici e soprattutto contro i neri era sicuramente evidente. In quel periodo, le loro esecuzioni continuarono senza pietà, finchè l'avvocato Vincent Bugliosi (di origini italiane) trovò degli indizi per incastrare Manson agli omicidi. Vennero tutti arrestati e processati nel 1970, dove Charles si presentò con una X incisa sulla fronte come protesta. In seguito trasformò questo segno in una svastica.
 Si venne a sapere più tardi che il nostro antagonista aveva organizzato l'assassinio di molte altre persone dello spettacolo come Liz Taylor, Steve McQueen, Frank Sinatra e altri ancora. Alla fine vennero tutti condannati alla pena di morte, però subito dopo nello Stato della California venne abolita e la condanna si trasformò in ergastolo. Oggi ha 81 anni e, quando permesso dalla legge, chiede la libertà anticipata la quale viene respinta ogni volta.
Bene, abbiamo visto in sintesi la vita di Charles Manson, anche se in realtà ci sarebbe molto altro da dire. Vi consiglio di cercare un pò su internet, perchè sono sicuro che troverete qualcosa di interessante e curioso. Altrimenti aspettate la mia vera recensione più avanti e vi fornirò maggiori informazioni.
Noi, però, siamo qui per parlare di Aquarius. La serie partirà ufficialmente il 28 maggio 2015 sulla NBC. La prima stagione sarà composta da 13 episodi, con la messa in onda immediata delle prime due puntate. Una curiosità sui titoli di queste ultime: prenderanno il nome di canzoni dell'epoca, alcune dello stesso Manson.
Il telefilm narra le vicende del sergente Sam Hodiak (David Duchovny) e del suo partner Brian Shafe (Grey Damon). Un'indagine sotto copertura sulla scomparsa di alcune ragazze li porterà sulla strada di Charles Manson (Gethin Anthony)...
Dopo "Californication", David Duchovny torna sugli schermi in questo nuovo telefilm che narra le vicende di uno fra i casi più eclatanti dell'America. David, assieme a Gillian Anderson, inizierà tra pochissimo le riprese del ritorno di X-Files, altra serie che sto aspettando da sempre e con grande impazienza; per quella, purtroppo, dovremo aspettare fino agli inizi del 2016. L'ideatore di questo curioso, e speriamo interessante, telefilm è John McNamara, scrittore e creatore di numerose serie TV.
Mi sembra di avervi dato tutte le informazioni pre-uscita. Come sempre, alla fine dovrei esporre dei pro e dei contro però, essendo in anticipo, al massimo vi posso dire il livello del mio hype: over 9000!!!



martedì 19 maggio 2015

LEVIATHAN (2014)


Questa volta ci spostiamo nella madre Russia, più precisamente a nord, nella penisola di Kola.

Vadim, un sindaco corrotto e senza pietà, è intenzionato a buttare fuori casa (e territorio) Nikolai e la sua famiglia. I suoi avi hanno vissuto lì per generazioni e non ha alcuna intenzione di abbandonarla. Chiede aiuto a  Dimitri, un suo grande amico e avvocato il quale arriva direttamente da Mosca. Saranno molti i tentativi nel dissuadere il sindaco dai suoi loschi piani, però il "Potere" è senza scrupoli e non guarda in faccia nessuno.
Vi posso assicurare che le 2h e 20min di film passeranno in un attimo. Se siete stufi delle solite pellicole coi Supereroi, varie finzioni e happy endings, allora Leviathan fa il caso vostro. Presentato al Festival di Cannes nel 2014, la pellicola si presenta assolutamente reale e cruda. Rappresenta la realtà del territorio russo e, perchè no, della maggior parte del mondo. La politica è potere e il potere è politica. Un semplice cittadino (in questo caso Nikolai) combatte contro "i mulini a vento". All'inizio si spera che riesca nello sconfiggere la prepotenza, ma poi ce ne accorgiamo di non guardare una pellicola americana e la realtà è molto diversa. Vadim non ha soltanto la polizia e la legge sotto il suo controllo, è chiaramente implicato con la Mafia russa. Il rapporto però che mi ha incuriosito di più è quello con la Chiesa, perchè questo sindaco è sostenuto pure dal Clero. Per chi non lo sapesse, la religione Ortodossa è molto più praticata e soprattutto influente sulle persone dell'est, per cui il sindaco si sente appoggiato addirittura da Dio in persona, quasi come se fosse un suo volere. Il quadro della situazione si completa con l'aggiunta dei problemi dentro la famiglia stessa di Nikolai, però mi fermo qua per evitare spoiler.
Come ho già scritto, è una pellicola assolutamente reale, magari la trama e i personaggi saranno inventati, ma storie come questa è all'ordine del giorno dalle mie parti. Trovo questo film uno fra i più belle e toccanti degli ultimi anni e vi consiglio di guardarlo in lingua originale perchè difficilmente vedrete una recitazione come questa. Se proprio volessi trovare un lato negativo, sarebbe quello dei elementi tipici russi i quali sono facilmente identificabili dagli spettatori compatrioti, decisamente meno dagli altri. Ovviamente è un elemento negativo indiretto, in quanto la pellicola è girata su quel territorio e con quella realtà, il che potrebbe trasformarsi in un elemento positivo per rendere meglio la realtà stessa.
Mi fermo qua con la recensione, anche se vorrei analizzare altri punti però rischierei di svelarvi troppo sulla trama e rovinarvi questo capolavoro. Aggiungo ancora i complimenti al regista Andrej Zvjagincev e ritengo le varie nominations e vittorie della sua ultima pellicola davvero meritati!



PRO: Sceneggiatura; Regia; Fotografia; Recitazione; Pellicola reale; Musiche







CONTRO: A qualcuno potrebbe sembrare lento; Elementi non riconosciuti da chi non è dell'est; Insomma, non adatto a tutti



                                                       Voto Finale: 9/10

martedì 5 maggio 2015

LANTERNE ROSSE (1991)


Cambiamo un po le "tinte" del blog e andiamo dall'altra parte della Terra. Una tra le prime pellicole con cui la Cina inizia a cambiare la sua visione cinematografico è proprio "Lanterne Rosse". Diretta da Zhang Yimou, il film è la trasposizione su schermo del romanzo "Mogli e Concubine" dello scrittore Su Tong. 
Non è la prima volta che mi avvicino al suddetto regista. La lista dei film che ha diretto è lunga e molto interessante, ma vorrei attirare la vostra attenzione su Sorgo RossoLa foresta dei Pugnali volanti, La città proibita e soprattutto su Hero.
Il rosso è sicuramente il tema dominante nella pellicola che vede come protagonista la giovane Songlian (Gong Li). Dopo la morte del padre, e il difficile rapporto con la matrigna, decide di sposarsi con Chen Zouqin. Oltre a essere un discendente di una ricca e antica dinastia, quest'ultimo è anche sposato con altre 3 mogli. Questo farà di Songlian la sua quarta sposa (Quarta Signora). Fin dal suo ingresso nella "reggia" possiamo notare come il rapporto poligamico è difficoltoso e non solo con le altre Signore, ma anche con la sua schiava personale Yan'er.
Gelosia, rivalità, intrighi e amori nascosti sono solo alcune delle situazioni che vedremo in Lanterne Rosse. La protagonista deve stare attenta anche alle false amicizie e luoghi misteriosi. Il marito/padrone sicuramente non aiuta, in quanto usa dei sutterfugi (alquanto discutibili) per farsi desiderare dalle sue mogli. Un semplice massaggio ai piedi, così come la libertà di scegliere un pasto ad un altro, diventa un lusso che solo la prescelta della notte del padrone potrà usufruire.
Tuttavia sono le lanterne rosse a scandire il tempo. Praticamente ogni notte vengono accese nelle vicinanze della prescelta di turno.
Il regista fa risaltare sicuramente la personalità femminile, la sua volontà e forza d'animo. Possiamo notare come le attrici hanno spesso un primo piano, mentre il marito/padrone lo vedremo di rado e quasi mai chiaramente. Esalta il genere femminile, ma resta comunque un essere umano e, come tale, fragile con un limite alla sopportazione.
Bravura indiscussa del regista il quale, come ex fotografo, ci farà affascinare ad ogni singola scena. 
Consiglio la visione di questa pellicola per riflettere sul genere umano, sulle sue azioni e successive conseguenze.




 PRO: Scenografia; Fotografia; Attori; Musiche; Riflessioni






CONTRO: Non adatto a tutti; Potrebbe sembrarvi lento
Voto Finale: 8.5/10